Domenica 21 novembre dalle 18.00 alle 22.00 – Francesco Sinni “limitrofia”
Gli scatti in bianco e nero dei detenuti della casa circondariale dell’isola di Gorgona (LI)
“Limitrofia” è l’atto conclusivo di un progetto fotografico durato circa due anni, condotto dal fotografo Francesco Sinni assieme ai detenuti della Gorgona, in luoghi dell’isola-penitenziario che normalmente sono a loro interdetti.
In Gorgona, isola destinata a colonia penale all’aperto già dal 1869, i cosiddetti “limiti” sono linee immaginarie che delimitano zone vietate dall’Amministrazione Penitenziaria, inaccessibili sia per i circa 80 detenuti che vi abitano sia per gli ospiti dell’isola. Il superamento di tali “limiti”, avvenuto non solo fisicamente grazie al laboratorio di fotografia, ha portato gli autori a vivere una sorta di evasione temporanea, negli stessi luoghi che sono lo specchio della loro vita quotidiana.
Racconta Sinni: «Oltrepassare questi limiti e avventurarsi in luoghi tanto vicini fisicamente quanto lontani, in quanto inesplorati e sconosciuti, ha permesso un approccio molto intimo e autoriale, emozionale ancor prima che fotografico. Il laboratorio di fotografia ha fatto emergere un isolamento più mentale che fisico, e l’evasione che ne è scaturita ha messo in luce interessanti contrasti».
«Insegnare la fotografia ai detenuti non solo è servito loro a rappresentare la propria dimensione, ma ha fatto sì che ogni allievo acquisisse una competenza tecnica dell’utilizzo del mezzo fotografico, che si spera un domani possa tradursi in un’occasione di lavoro. Inoltre, il laboratorio ha assunto il significato di terapia trattamentale attraverso il racconto fotografico, mentre la scelta della pellicola fotografica in bianco e nero, al posto della moderna tecnica digitale, è stata dettata dal proposito che i detenuti potessero vivere la fotografia come strumento interpretativo delle proprie emozioni mettendosi contemporaneamente alla prova, scattando in maniera ponderata e abbracciando la qualità della parsimonia».
“Limitrofia”, è però anche e soprattutto il risultato di un enorme gesto di generosità. Il laboratorio fotografico non sarebbe stato possibile senza la donazione delle apparecchiature fotografiche da parte di alcuni soci della FIAF Toscana (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) rimasti nell’anonimato, mentre tutte le stampe in mostra sono state realizzate grazie al sostanziale contributo di persone che hanno fortemente creduto nel progetto e dello Studio Pixel di Pisa.
Francesco Sinni, nato a Terracina nel 1976, vive e lavora a Pisa. Diplomatosi in fotografia presso la scuola “Ettore Rolli” di Roma, ha svolto numerosi servizi fotografici per il teatro e il cinema e reportage sociali e di ricerca.